Un essere umano non è semplicemente un animale razionale. Un essere umano non si limita all’uso di strumenti. Un essere umano non è semplicemente un essere linguistico. Un essere umano è un essere poetico ed estetico, in grado di dare risposte sensibili ad una rete di relazioni in continua espansione all’interno del mondo umano e oltre, una rete di relazioni capace di giungere anche alle stelle più lontane. (Tu Weiming)

 

Esistono diverse modalità di Psicoterapia, che corrispondono ad una teoria, una prassi ed un training di formazione diversi.

L’Approccio familiare sistemico-relazionale che io ho scelto e per cui mi sono formata, a mio parere (e non solo) molto valido, utilizza tecniche attive e dirette, lavora molto sul qui ed ora e ritiene essenziale la relazione terapeutica. Non è una prospettiva di tipo lineare (causa-effetto), ma adotta un modello di ragionamento a causalità circolare, nel quale ogni sintomo non è semplicemente l’effetto di una causa predeterminata, ma va analizzato all’ interno di un sistema (contesto) più ampio e complesso di relazioni significative. Inoltre, il sintomo non è solo negativo, ma ha anche una valenza evolutiva.

Il termine terapia familiare definisce l' approccio psicoterapeutico finalizzato a modificare le dinamiche relazionali tra i vari componenti della famiglia con il duplice obiettivo di migliorare il funzionamento della famiglia in toto ed apportare il benessere al singolo soggetto. 

In particolare, vengono analizzate le modalità, spesso nascoste, su cui si basa l'equilibrio di tutto il nucleo, per aiutare i vari membri ad individuarle e prenderne consapevolezza e controllo. La terapia familiare si differenzia da quella individuale per la visione di famiglia come "sistema" ovvero di una entità composta da varie parti che interagiscono. Il concetto di sistema nasce infatti proprio in relazione al funzionamento dell'insieme realizzato attraverso l'interazione delle singole parti che lo costituiscono. 

In questa ottica di lavoro diventano protagoniste, oltre all’individuo con le sue emozioni, motivazioni ed intenzionalità, anche, ed in modo particolare, le Storie di vita e familiari presenti e passate (che per me hanno un grande fascino), in cui ognuno attribuisce un significato  alla propria realtà attraverso il proprio punto di vista, di cui spesso non si è consapevoli. Lavoro con questo metodo sia invitando la famiglia intera nella stanza di terapia, quando questo è necessario e possibile, sia con il singolo individuo pensato e considerato parte di un sistema-famiglia.

Il processo diagnostico sistemico mira e da, quindi, la possibilità di allargare i punti di vista, ampliare la concettualizzazione del problema così come inizialmente descritto dal sistema, lavorare sulle relazioni e attuare una strategia funzionale ed operativa di cambiamento non solo per il singolo, ma per l’intero contesto di riferimento, nel più breve tempo possibile.